Chiesa di San Martino
Chiesa di San Martino
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Ylenia M
159 contributions
Aug 2016 • Family
Qui ho battezzato il mio Bambino è una Chiesetta molto bella e curata mi piace molto sia l esterno che l interno anche lo spiazzare davanti è comodo e utile.
Written August 11, 2016
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fi_decorso
Milan, Italy67,781 contributions
Jul 2018 • Solo
Dopo aver percorso le sconfinate distese del Parco Agricolo Sud sono passato di qui appositamente per ammirare di nuovo questa antica chiesa gotico-romanica e l'ordinata piazzetta su cui si affaccia insieme alla Cascina Castello e alle basse case del paese.
Ho così rivisto con piacere le sue linee armoniose, l'elegante protiro con colonnine tortili e il magnifico altare maggiore in marmo, entrambi manufatti di fine Trecento provenienti dalla Certosa di Pavia, a cui la chiesa apparteneva.
Di sicuro interesse anche alcune opere d'arte custodite all'interno, tra cui due pregevoli affreschi dal medesimo soggetto (Madonna col Bambino), uno riferibile al Bergognone sopra all'ingresso della sacrestia, l'altro attribuito a Bernardino Luini, ma assai poco visibile perché in penombra e posto dietro all'altare maggiore (ci si può comunque rifare ampiamente andando a vedere l'analogo dipinto, sicuramente del Luini, nell'Abbazia di Chiaravalle).
Al centro della piazza, alla quale peraltro dà il nome, c'è un'altra curiosità degna di nota: si tratta della colonna settecentesca con croce sommitale, collocata dai Padri della Certosa di Pavia nella grangia che faceva parte dei vasti possedimenti a loro assegnati nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano e conte di Pavia.
Costruita in pietra di serizzo la colonna ha forma cilindrica con un basamento quadrangolare recante la scritta Gra-Car, acronimo di Gratiarum Carthusia, ovvero Monastero di Santa Maria delle Grazie, meglio noto come Certosa di Pavia.
In cima un capitello con il “monte mistico” dei Certosini sormontato da una croce in metallo, che ha la singolare prerogativa di contenere all'estremità dei bracci le reliquie dei Santi protettori del paese: Maria Maddalena e Martino al vertice, Riccardo Pampuri, Bruno e Carlo ai lati.
Un insieme davvero molto gradevole e interessante dal punto di vista storico-artistico e del contesto ambientale.
(*visitato il 1° luglio 2018*)
Ho così rivisto con piacere le sue linee armoniose, l'elegante protiro con colonnine tortili e il magnifico altare maggiore in marmo, entrambi manufatti di fine Trecento provenienti dalla Certosa di Pavia, a cui la chiesa apparteneva.
Di sicuro interesse anche alcune opere d'arte custodite all'interno, tra cui due pregevoli affreschi dal medesimo soggetto (Madonna col Bambino), uno riferibile al Bergognone sopra all'ingresso della sacrestia, l'altro attribuito a Bernardino Luini, ma assai poco visibile perché in penombra e posto dietro all'altare maggiore (ci si può comunque rifare ampiamente andando a vedere l'analogo dipinto, sicuramente del Luini, nell'Abbazia di Chiaravalle).
Al centro della piazza, alla quale peraltro dà il nome, c'è un'altra curiosità degna di nota: si tratta della colonna settecentesca con croce sommitale, collocata dai Padri della Certosa di Pavia nella grangia che faceva parte dei vasti possedimenti a loro assegnati nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano e conte di Pavia.
Costruita in pietra di serizzo la colonna ha forma cilindrica con un basamento quadrangolare recante la scritta Gra-Car, acronimo di Gratiarum Carthusia, ovvero Monastero di Santa Maria delle Grazie, meglio noto come Certosa di Pavia.
In cima un capitello con il “monte mistico” dei Certosini sormontato da una croce in metallo, che ha la singolare prerogativa di contenere all'estremità dei bracci le reliquie dei Santi protettori del paese: Maria Maddalena e Martino al vertice, Riccardo Pampuri, Bruno e Carlo ai lati.
Un insieme davvero molto gradevole e interessante dal punto di vista storico-artistico e del contesto ambientale.
(*visitato il 1° luglio 2018*)
Written July 2, 2018
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Vladimirto
Milan, Italy30,728 contributions
Jul 2017 • Solo
Una pianta a croce per questa bella chiesa del XIV secolo.
Stile del tardo 300, piccola e ristrutturate di recente,raccolta e ben tenuta.
Stile del tardo 300, piccola e ristrutturate di recente,raccolta e ben tenuta.
Written July 20, 2017
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Alvaro C
Milan, Italy292 contributions
Aug 2016 • Couples
Causa periodo di ferie (?), la chiesa era irrimediabilmente chiusa nel pomeriggio domenicale ed all'esterno nemmeno un biglietto che informasse su giorni ed orari per le visite.
D'accordo che Carpiano non ha una gran vocazione turistica, ma avere un gioiello in casa e non valorizzarlo ...
Abbiamo apprezzato la vasta e piacevole piazza che valorizza la chiesa e gli edifici ad essa annessi.
La facciata è stata impreziosita da elementi marmorei, in particolare le colonne tortili di un grazioso portico sormontato dalla statuetta della vergine, probabilmente provenienti, come il suo altare, dalla Certosa di Pavia.
Torneremo vista la vicinanza a casa.
D'accordo che Carpiano non ha una gran vocazione turistica, ma avere un gioiello in casa e non valorizzarlo ...
Abbiamo apprezzato la vasta e piacevole piazza che valorizza la chiesa e gli edifici ad essa annessi.
La facciata è stata impreziosita da elementi marmorei, in particolare le colonne tortili di un grazioso portico sormontato dalla statuetta della vergine, probabilmente provenienti, come il suo altare, dalla Certosa di Pavia.
Torneremo vista la vicinanza a casa.
Written August 22, 2016
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187850Longobardo
Pavia, Italy255 contributions
Mar 2015 • Friends
Chiesa di fondazione certosina, tutta la località di Carpiano apparteneva alle proprietà della Certosa.
Pochi lo sanno ma, oltre alle ricche decorazioni di marmo che adornano la chiesa, qui è custodito l'altar maggiore originario (gotico) della Certosa di Pavia, che alla Certosa fu sostituito con un ricco altare barocco. Il simbolo "Gra-Car" (Gratiarum Carthusia) era presente dappertutto. Purtroppo le recenti sistemazioni di "arredo urbano" non rendono giustizia alla storia e all'importanza del monumento.
Pochi lo sanno ma, oltre alle ricche decorazioni di marmo che adornano la chiesa, qui è custodito l'altar maggiore originario (gotico) della Certosa di Pavia, che alla Certosa fu sostituito con un ricco altare barocco. Il simbolo "Gra-Car" (Gratiarum Carthusia) era presente dappertutto. Purtroppo le recenti sistemazioni di "arredo urbano" non rendono giustizia alla storia e all'importanza del monumento.
Written March 13, 2015
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Alessandra B
Carpiano, Italy100 contributions
Jun 2019 • Family
Piccola e graziosa chiesetta, cuore del paese, uno dei motivi che mi hanno portato a scegliere di viverci... Da pace e serenità
Written June 30, 2019
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pierofanta
Carpiano, Italy14 contributions
Sep 2017 • Solo
Entrando in paese è la prima a vedersi come storia di Carpiano. La via centrale conduce in fondo al palazzo del Comune, La chiesa è centro delle attività giovanili e non, è motore insieme al paese di importanti manifestazioni per Carpiano stesso. Bella a vedersi in una giornata di sole e cielo azzurro. Testimonianza di una storia lombarda che di edifici religiosi trova sparsi nella regione. Credo epoca Sforza. Non sono storico, né frequentante. Ma mi accorgo che le belle architetture si trovano nei luoghi religiosi. Chi passa dalla Binaschina, entri a Carpiano a vedere il paese, ci vuol poco...
Written August 27, 2018
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Alessandro F
Milan, Italy32,411 contributions
Jun 2018
Chiesa del quattordicesimo secolo con alcune parti marmoree provenienti dalla vicina Certosa di Pavia. Interno a tre navate, le due laterali sono molto piccole .
Altare classico con i quattro Prelati argentati, bello il soppalco sopra l’ingresso con organo e finestra circolare
Altare classico con i quattro Prelati argentati, bello il soppalco sopra l’ingresso con organo e finestra circolare
Written June 16, 2018
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nuzzo2
Melegnano, Italy893 contributions
Apr 2018
Merita una visita. È probabilmente l'edifico storico piu antico del paese, ben tenuta all' interno e molto più bella rispetto alle chiese dei vari comuni limitrofi.
Written April 1, 2018
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fi_decorso
Milan, Italy67,781 contributions
Apr 2018 • Solo
Davvero bella e ben tenuta questa piccola chiesa parrocchiale che si presenta con l'armonia delle forme gotico-romaniche e il vivace contrasto cromatico tra il rosso dei mattoni a vista e il bianco del marmo e della pietra.
Di origini trecentesche ma largamente rimaneggiata nel secolo successivo, cui si deve sostanzialmente l'aspetto attuale, la chiesa è legata nei secoli alla storia della Certosa di Pavia, di cui era pertinenza come indica in più punti l'acronimo Gra-Car (Gratiarum Carthusia) e dalla quale provengono sia le raffinate colonnine ritorte del protiro, sia il prezioso altare maggiore con storie della Vergine, opere realizzate nell'ultimo decennio del Trecento da più maestri campionesi tra cui il celebre e apprezzato Giovanni da Campione.
L'interno a tre navate custodisce, oltre al citato altare, due affreschi raffiguranti la Madonna col Bambino, uno nell'abside centrale attribuito a Bernardino Luini, l'altro di scuola del Bergognone situato sopra la porta della sagrestia, mentre sono degni di nota altri dipinti e sculture di buona fattura.
Merita ampiamente la visita, resa ancor più suggestiva dalla dirimpettaia Cascina "Il Castello" (v. recensione), anch'essa appartenuta ai Certosini di Pavia.
Di origini trecentesche ma largamente rimaneggiata nel secolo successivo, cui si deve sostanzialmente l'aspetto attuale, la chiesa è legata nei secoli alla storia della Certosa di Pavia, di cui era pertinenza come indica in più punti l'acronimo Gra-Car (Gratiarum Carthusia) e dalla quale provengono sia le raffinate colonnine ritorte del protiro, sia il prezioso altare maggiore con storie della Vergine, opere realizzate nell'ultimo decennio del Trecento da più maestri campionesi tra cui il celebre e apprezzato Giovanni da Campione.
L'interno a tre navate custodisce, oltre al citato altare, due affreschi raffiguranti la Madonna col Bambino, uno nell'abside centrale attribuito a Bernardino Luini, l'altro di scuola del Bergognone situato sopra la porta della sagrestia, mentre sono degni di nota altri dipinti e sculture di buona fattura.
Merita ampiamente la visita, resa ancor più suggestiva dalla dirimpettaia Cascina "Il Castello" (v. recensione), anch'essa appartenuta ai Certosini di Pavia.
Written April 1, 2018
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