Duomo di San Michele Arcangelo
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francesca solimena
Correggio, Italy470 contributions
May 2021 • Friends
È una basilica sobria e decorosa ricca di affreschi e tele del 6-700.
È in:aula ecclesiastica che ti fa respirare e venir desiderio di pregare.Unica al mondo per la prospettiva è la tela di Paolo di Mano sulla controfacciata: la Probativa Piscina.Ammitevole il motus e il ritmo delle dramatis personae Ela figa delle colonne doriche che sono dipinte storte per enfatizzare la prospettica.
Unica opera al mondo simile si reperta nella S.D.Annunziata a Siena,opera mirifica nel catino absidale dove se osservate da vicino sembra che le colonne vi piombino addosso e andando più lontano si erigono e la scena appare in tutta la sua audacia pittorico-architettonica.Opera di Sebastiano Conca,coevo di Di Majo
È in:aula ecclesiastica che ti fa respirare e venir desiderio di pregare.Unica al mondo per la prospettiva è la tela di Paolo di Mano sulla controfacciata: la Probativa Piscina.Ammitevole il motus e il ritmo delle dramatis personae Ela figa delle colonne doriche che sono dipinte storte per enfatizzare la prospettica.
Unica opera al mondo simile si reperta nella S.D.Annunziata a Siena,opera mirifica nel catino absidale dove se osservate da vicino sembra che le colonne vi piombino addosso e andando più lontano si erigono e la scena appare in tutta la sua audacia pittorico-architettonica.Opera di Sebastiano Conca,coevo di Di Majo
Written May 10, 2021
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Dino G
Caserta, Italy86 contributions
May 2017 • Family
Da premettere che non mi piacciono le chiese, ma questo Duomo è davvero sontuoso.
Da visitare assolutamente.
Da visitare assolutamente.
Written April 15, 2018
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Salvatore M
Sorrento, Italy2,490 contributions
Feb 2017 • Couples
La struttura del Duomo risalirebbe con buona probabilità al secolo XV° e, secondo alcune fonti, sarebbe stato eretto sui resti di un tempio d'epoca romana dedicato a Marte. Notevoli furono i lavori di ampliamento, ristrutturazione ed abbellimento effettuati nel corso dei secoli ed una menzione meritano quelli eseguiti tra il XVI° ed il XVII° secolo. L’interno della chiesa si sviluppa su tre navate e su ciascun lato si trovano tre cappelle. Nella navata centrale si trova un'importante dipinto risalente al secolo XVII° e raffigurante San Michele ed anche un famoso Crocifisso.
Written February 10, 2017
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RinoBIROTAteam
Taranto, Italia1,436 contributions
Dec 2016 • Friends
Bisogna superare qualche piccola difficoltà , tipo il traffico ed il parcheggio, per visitarlo, me ne vale sicuramente la pena. Bello il campanile, austero ed imponente l'interno
Written January 15, 2017
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claudio d
Viterbo, Italy30,951 contributions
Nov 2021
La chiesa risale nelle forme attuali alla fine del ‘400, ma probabilmente costruita su un edificio più antico, forse di epoca longobarda. Internamente è stata però soggetta a rifacimenti barocchi tra il ‘600 e il ‘700, con ulteriori interventi decorativi nel XIX e XX secolo.
Bella l’ampia facciata tardo rinascimentale di questa chiesa, a 2 ordini, con il superiore più stretto e terminante con timpano triangolare. Intonacata ma con lesene a capitelli ionici (4 nell’ordine inferiore e 2 nel superiore), cornice marcapiano, volute, timpano, cornici degli oculi e del finestrone in pietra grigia vulcanica. Accanto si erge il possente campanile a base quadrata in conci di tufo campano a vista ma con qualche residuo d’intonaco. L’elemento più notevole è però il portale centrale, tra i tre in pietra calcarea chiara che si aprono nel livello inferiore, in particolare per la scultura posta sopra il timpano spezzato del portale, che ritrae la figura dell’arcangelo Michele (nella originale veste di fanciullo) entro una cornice riccamente decorata. Non sfugge poi all’attenzione, anche se recente, il portale bronzeo a bassorilievi.
Ma è soprattutto l’interno a tre navate e 5 campate a colpire per la ricca decorazione (stucchi e/o pitture, anche con la tecnica del trompe l’oeil, tele e affreschi), per lo più dorata, che ricopre tutte le superfici, dai soffitti ai pilastri, agli archi (anche all’interno), alle lesene e capitelli, alle pareti e ai pennacchi delle cupolette delle navate laterali. Lo sguardo è sicuramente attratto poi sia dal notevole soffitto a cassettoni (fine ‘600-inizio ‘700) della navata centrale e del transetto, la cui decorazione è attribuibile ad un allievo del Solimena (al centro di quello della navata vi è la tela della Gloria di San Michele, eseguita nel XVII secolo da Raimondo Di Domenico, allievo di Mattia Preti) sia dal presbiterio, preceduto da una balaustra marmorea, in quanto l’altare a marmi intarsiati e policromi è sormontato da cantoria e organo barocchi riccamente decorati (XVIII sec.). Visitando poi la chiesa in modo sistematico si potranno scoprire le numerose opere d’arte, sia come statue che come tele, qui esposte. Nella prima campata, nella navata dx, una pregevole tela seicentesca della Sacra Famiglia entro una scenografica cornice piena di statue; la seconda, terza e quarta campata contengono cappelle, sia a dx che a sx, di cui si segnala la cappella della quarta campata di sx che contiene il prodigioso crocifisso in legno policromo di Giacomo Colombo (1706); nella quinta campata (a dx) è invece da notare la statua lignea settecentesca, entro una nicchia, di Santa Venera. Entrambe le navate laterali terminano con cappelle frontali, che sono le più belle della chiesa per i ricchi decori: quella di dx, in una nicchia di un prezioso altare in marmi policromi intarsiati, contiene una statua lignea policroma di Madonna con Bambino di fine ‘400; quella di sx contiene una pala d’altare dell’Ultima Cena di ignoto del ‘500 e, nelle parete laterali, quattro tele con scene della Passione di ignoto del ‘600. Numerose sono le tele di Paolo Di Majo, tra cui quella che occupa tutta la controfacciata (La Piscina Probatica) e le due grandi tele sulle pareti laterali del presbiterio. Osservando meglio quest’ultimo si potrà notare anche il pavimento maiolicato ottocentesco, il coro ligneo di fine ‘600-inizio ‘700 e la statua seicentesca di San Michele sopra l’altare al centro (le 2 tele ai lati di San Michele, che ritraggono San Paolo e San Pietro, sono ottocentesche ed eseguite da Umberto Buccini). Gli affreschi dei quattro evangelisti, sui pennacchi della cupola del presbiterio sono invece attribuiti a Paolo De Matteis. Sono del 1931 gli affreschi delle cupolette delle navate laterali, opera di Luigi Taglialatela. Per quanto riguarda il corto transetto, quello di dx reca 2 arcate leggermente rientrate che contengono edicole di stile rinascimentale, al cui interno, in altrettante nicchie, custodiscono alcune statue (forse di gesso o cartapesta); tra le due arcate è la porta che immette nella sagrestia. Quello di sx presenta le medesime 2 arcate, ma solo una reca un’edicola come il lato dx, perché l’altra immette in una vasta cappella decorata con molti stucchi; tra le 2 arcate è un’edicola con la statua di Cristo legato alla colonna. Le acquasantiere, nei primi due pilastri, sono di Gaetano Barba (allievo del Vanvitelli), lo stesso autore della fontana borbonica in piazza Umberto I.
Bella l’ampia facciata tardo rinascimentale di questa chiesa, a 2 ordini, con il superiore più stretto e terminante con timpano triangolare. Intonacata ma con lesene a capitelli ionici (4 nell’ordine inferiore e 2 nel superiore), cornice marcapiano, volute, timpano, cornici degli oculi e del finestrone in pietra grigia vulcanica. Accanto si erge il possente campanile a base quadrata in conci di tufo campano a vista ma con qualche residuo d’intonaco. L’elemento più notevole è però il portale centrale, tra i tre in pietra calcarea chiara che si aprono nel livello inferiore, in particolare per la scultura posta sopra il timpano spezzato del portale, che ritrae la figura dell’arcangelo Michele (nella originale veste di fanciullo) entro una cornice riccamente decorata. Non sfugge poi all’attenzione, anche se recente, il portale bronzeo a bassorilievi.
Ma è soprattutto l’interno a tre navate e 5 campate a colpire per la ricca decorazione (stucchi e/o pitture, anche con la tecnica del trompe l’oeil, tele e affreschi), per lo più dorata, che ricopre tutte le superfici, dai soffitti ai pilastri, agli archi (anche all’interno), alle lesene e capitelli, alle pareti e ai pennacchi delle cupolette delle navate laterali. Lo sguardo è sicuramente attratto poi sia dal notevole soffitto a cassettoni (fine ‘600-inizio ‘700) della navata centrale e del transetto, la cui decorazione è attribuibile ad un allievo del Solimena (al centro di quello della navata vi è la tela della Gloria di San Michele, eseguita nel XVII secolo da Raimondo Di Domenico, allievo di Mattia Preti) sia dal presbiterio, preceduto da una balaustra marmorea, in quanto l’altare a marmi intarsiati e policromi è sormontato da cantoria e organo barocchi riccamente decorati (XVIII sec.). Visitando poi la chiesa in modo sistematico si potranno scoprire le numerose opere d’arte, sia come statue che come tele, qui esposte. Nella prima campata, nella navata dx, una pregevole tela seicentesca della Sacra Famiglia entro una scenografica cornice piena di statue; la seconda, terza e quarta campata contengono cappelle, sia a dx che a sx, di cui si segnala la cappella della quarta campata di sx che contiene il prodigioso crocifisso in legno policromo di Giacomo Colombo (1706); nella quinta campata (a dx) è invece da notare la statua lignea settecentesca, entro una nicchia, di Santa Venera. Entrambe le navate laterali terminano con cappelle frontali, che sono le più belle della chiesa per i ricchi decori: quella di dx, in una nicchia di un prezioso altare in marmi policromi intarsiati, contiene una statua lignea policroma di Madonna con Bambino di fine ‘400; quella di sx contiene una pala d’altare dell’Ultima Cena di ignoto del ‘500 e, nelle parete laterali, quattro tele con scene della Passione di ignoto del ‘600. Numerose sono le tele di Paolo Di Majo, tra cui quella che occupa tutta la controfacciata (La Piscina Probatica) e le due grandi tele sulle pareti laterali del presbiterio. Osservando meglio quest’ultimo si potrà notare anche il pavimento maiolicato ottocentesco, il coro ligneo di fine ‘600-inizio ‘700 e la statua seicentesca di San Michele sopra l’altare al centro (le 2 tele ai lati di San Michele, che ritraggono San Paolo e San Pietro, sono ottocentesche ed eseguite da Umberto Buccini). Gli affreschi dei quattro evangelisti, sui pennacchi della cupola del presbiterio sono invece attribuiti a Paolo De Matteis. Sono del 1931 gli affreschi delle cupolette delle navate laterali, opera di Luigi Taglialatela. Per quanto riguarda il corto transetto, quello di dx reca 2 arcate leggermente rientrate che contengono edicole di stile rinascimentale, al cui interno, in altrettante nicchie, custodiscono alcune statue (forse di gesso o cartapesta); tra le due arcate è la porta che immette nella sagrestia. Quello di sx presenta le medesime 2 arcate, ma solo una reca un’edicola come il lato dx, perché l’altra immette in una vasta cappella decorata con molti stucchi; tra le 2 arcate è un’edicola con la statua di Cristo legato alla colonna. Le acquasantiere, nei primi due pilastri, sono di Gaetano Barba (allievo del Vanvitelli), lo stesso autore della fontana borbonica in piazza Umberto I.
Written December 5, 2021
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tony b
4,338 contributions
Nov 2019 • Friends
Le sue origini risalgono al XV secolo e si dice che fu costruito su un tempio dedicato a Marte.
All'interno molto belli il crocefisso e il dipinto di San Michele.
Il campanile ugualmente è molto bello come pure la facciata esterna.
Da visitare!
All'interno molto belli il crocefisso e il dipinto di San Michele.
Il campanile ugualmente è molto bello come pure la facciata esterna.
Da visitare!
Written November 6, 2019
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Joe 🇮🇹🇬🇧
Marcianise, Italy246 contributions
Dec 2018 • Friends
Beh, una mia cara amica si è sposata d'estate qui. Inutile descrivere l'emozione che si è provata in quel momento, nonostante il caldo. Bel posto dove riunirsi il venerdì sera vista la vicinanza di alcuni locali tra cui bar, pasticceria etc.
Written February 18, 2019
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nuni081
Nola, Italy1,217 contributions
May 2018 • Couples
chiesa sontuosa, particolare è la sua festa del Crocifisso, costituisce l'attuale duomo cittadino, realizzato sui resti di un tempio dedicato a Marte
Written June 7, 2018
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Misskatelevy
Province of Caserta, Italy385 contributions
Oct 2016 • Couples
Una chiesa stupenda, e durante la tradizionale festa del Crocifisso è ancora più bella. Vi consiglio di visitarla almeno una volta nella vita.
Written September 26, 2017
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GusToro
Milan, Italy3,282 contributions
Oct 2016 • Couples
Il Duomo a San Michele Arcangelo a Marcianise in provincia di Caserta è sicuramente da visitare. Anche se parcheggiare da queste parti è difficile
Written October 23, 2016
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Duomo di San Michele Arcangelo, Marcianise
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